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Milano, la giustizia online taglia 200mila notifiche

di Alessandro Galimberti

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2 Giugno 2009

Duecentomila notifiche processuali all'anno si dematerializzano e prendono la via del web. L'obiettivo della rivoluzione informatica partita ufficialmente ieri nel tribunale di Milano – ma che in realtà andrà a regime da domani mattina, alla ripresa dell'attività dopo il ponte – è epocale, soprattutto per le ricadute su tempi e costi dell'amministrazione della giustizia. Eppure ormai è un obiettivo a portata di mano, che viaggia sulla spinta del decreto ministeriale del 26 maggio (pubblicato sulla GU 124 di sabato scorso) ma che prende le mosse da molto lontano. «È da 12 anni che lavoriamo al progetto di informatizzazione – dice il presidente dell'Ordine degli avvocati, Paolo Giuggioli – ora finalmente ne raccogliamo i frutti. Contiamo di archiviare al più presto la lunga e dimenticabile stagione delle cancellerie affollate di carte, e degli ufficiali giudiziari in cronico ritardo».
Le notifiche online di atti del processo civile, comunque, non raggiungeranno subito tutti i 15 mila iscritti al foro del capoluogo: ad oggi gli avvocati "informatizzati" secondo gli standard ufficiali (previsti dal Dpr 123/2001) sono 4.200 «che sicuramentre porteremo a 8.000 nei prossimi mesi – assicura Giuggioli – così da coprire di fatto tutti gli studi milanesi». Per chi ancora non ha un indirizzo di posta certificato, le notifiche civili saranno smaltite in una cancelleria dedicata al primo piano, dove tre cancellieri affiancati da due persone messe a disposizione dall'Ordine degli avvocati smisteranno le copie cartacee, consegnandole alle parti processuali che si presenteranno.
Ma la dematerializzazione delle comunicazioni interne al processo è solo il primo passo del "laboratorio Milano": «A settembre gli avvocati potranno fare il deposito "virtuale" delle comparse conclusionali e delle memorie – aggiunge Giuggioli – : sarà cura della cancelleria inviare i file alle controparti, con l'immaginabile risparmio di tempo e di efficienza per tutti». E anche il decreto ingiuntivo – che oggi a Milano già nel 60% dei casi viaggia online – è alla vigilia di un'ulteriore implementazione: in autunno sarà possibile ottenere il provvedimento esecutivo completo in via telematica, versando la tassa dovuta con una card prepagata a scalare.
La virtualizzazione della giustizia civile si completerà entro fine anno con le esecuzioni mobiliari e immobiliari: un accordo con l'Abi permetterà di svolgere tutta la procedura dentro file accessibili da giudici, avvocati, commercialisti e curatori, «per mettere la parola fine a procedure fallimentatri che durano anche da più di vent'anni» chiosa il presidente Giuggioli.
La modernizzazione della giustizia locale è ormai una mission per i legali di Milano: «Dal 2005 offriamo ai magistrati sul nostro sito tutte le sentenze emesse qui, in primo e secondo grado. Un tempo bisognava attendere 9 mesi per la pubblicazione, oggi ci bastano due giorni».

2 Giugno 2009
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